All of us have studied at various times in faculties of architecture but none of us could be classically defined as an architect. We are interested and work in design and communications, landscape planning and agriculture, light infrastructure for bicycles and small businesses for the new economy.
Era dal 1950 che un artista di fama non realizzava un’opera nella città di Iglesias. All’epoca, Aligi Sassu, (milanese di nascita ma di origini sarde), dipingeva un murales sul tema della miniera (in passato Iglesias è stata uno dei maggiori centri a livello europeo per l’estrazione dei minerali). Un lavoro importante ma in netto ritardo sulle vicende che in quegli anni si riconoscevano nell’Arte Informale. Oggi è la volta di Flavio Favelli (Firenze, 1967), che da diverso tempo porta avanti una ricerca perfettamente inserita nei linguaggi più attuali dell’arte contemporanea.Read More
VENITE FUORI_Il nostro è un messaggio rivolto ai creativi: un invito ad uscire, ad esplorare, a capire, ad interagire con la città, il luogo dove le cose accadono, se qualcuno le fa accadere.Read More
Se chi si occupa di gestire le strade non riempie le buche, a Manchester c’è una nuova soluzione. Non è un reclamo, una raccolta di firme o un’app per segnalare in tempo reale quel che non va: Wansky ha deciso di disegnare un pene intorno ad ogni buca ancora da riparare. Wansky, pseudonimo che tiene insieme il famoso Bansky e quanto disegnato intorno alle buche, afferma che è necessario “agire direttamente con l’arte per mettere in evidenza le buche pericolose”.Read More
New York Times Magazine reached out to JR to think about a project together. He told them he had been working for a year on Immigration and would love to continue what he started on Ellis Island in the city. So, they looked for people who arrived in NYC less than a year ago. They chose 15 coming from all over the world. JR photographed them walking in the city all of them completely unknown living in the shadows of the city and learning English slowly. In a few hours during the night, we pasted Elmar, 20 years old who came from Azerbaijan, on the floor of Flat Iron Plaza in New York City. The image was 150 feet high. People walked on him all day and no one really noticed him.Read More
Su National Report è stata pubblicata la notizia sull’arresto di Banksy, uno degli street artist più famosi al mondo. E’ stata svelata la sua identità, ma qualche dubbio rimane. E’ davvero lui o è una strategia di marketing?Read More
La passione dei brasiliani per il calcio non è una novità. In onore di ciò ogni quattro anni, armati di pennelli e secchi di colore dipingono le strade delle loro città. Quest’anno, in quanto paese ospitante i mondiali di calcio hanno deciso di condividere questa tradizione con il mondo intero rendendola visibile su google maps in cui, grazie a foto panoramiche ad alta definizione è possibile quasi respirare l’atmosfera di quei luoghi.Read More
Ridefinire un “atteggiamento” vis-a-vis della città, piuttosto che nascondere i difetti e le debolezze urbanistiche, cogliere l’occasione per trasformarle in punti di forza, contribuire, attraverso la proliferazione di interventi artistici, ad una riappropriazione della città e ad un vero e proprio rimodellamento urbano, trovare un modo originale per presentare il lavoro di arte urbana di artisti internazionali.Read More
Urban knitting: apparso per la prima volta in Europa nel 2004 a Den Helder nei Paesi Bassi, si sta diffondendo sempre più nelle città di tutto il mondo. Un attacco knitta potrebbe essere dietro l’angolo, un palo della luce o una panchina potrebbero esplodere di colore all’interno del grigio cittadino.
La guerrilla knitting in Italia presenta a testa alta i suoi rappresentanti che hanno rivestito a maglia qualsiasi cosa trovassero sotto mano vagando nella città. A Faenza lo scorso anno, è stato organizzato l’evento ‘Total Pink‘, una grande azione di urban knitting che vede come protagonista la donna, in cui vengono ricoperti di tasselli a maglia rosa o rossa alcuni elementi urbani selezionati nel centro della città. A Como, con l’azione ‘I Love Blu‘ si vogliono colorare le sponde del torrente Cosia, foderando elementi urbani con maglieria di color blu/azzurro per omaggiate il luogo e la tradizione locale dell’industria tessile.
Una particolare declinazione, che coniuga due street arts, l’urban knitting e il graffiti writing, è quella della francese Mademoiselle Maurice che applica i suoi filati, a tratti anche provocatori, sulle pareti proprio come se fossero dei veri e propri graffiti.
E’ una forma di street art dal gusto un po’ vintage per rendere le strade cittadini dei luoghi più vivaci, allegri e vivibili nel rispetto dell’ambiente; nonostante siano sei manufatti resistenti, possono essere rimossi facilmente e con velocità senza apportare danni permanenti all’ambiente urbano.
Tra i prossimi attacchi di urban knitting c’è quello previsto per il 3-4 Maggio nella piazza di Copparo (FE) per animare la festa di primavera ad opera delle amiche del Crawdknit Cafè di Copparo.
E’ una forma di street art in continua espansione, che vede donne armate di ferri, uncinetti, fili fi cotone e lana aggirarsi per le città ricoprendo di tessuto l’arredo urbano.
Felice Varini, known for his geometric perspective-localized paintings, just completed this new piece in Paris for an upcoming exhibition at the Grand Palais.
Watch the video to discover his projector-stencil technique.
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