All of us have studied at various times in faculties of architecture but none of us could be classically defined as an architect. We are interested and work in design and communications, landscape planning and agriculture, light infrastructure for bicycles and small businesses for the new economy.
C’è spazio per un architetto in un quartiere informale? Sono a Cazucá, periferia sud di Bogotá e mi faccio questa domanda. Sono qui per partecipare ad un workshop nel quartiere di Altos del Pino, organizzato dall’associazione locale Proyecto Escape e dall’Observatorio Urbano Hábitat dell’Università La Salle: insieme a studenti di Architettura, Urbanistica, Ingegneria ambientale e Comunicazione, provenienti da Colombia, Germania e Italia, collaboriamo alla realizzazione di alcune opere all’interno del quartiere, destinate sia alla comunità che a singole famiglie.
Bogotá, febbraio 2008. Bus pieno, anzi strapieno. Zainetto come sempre in mano con il notebook dove si conservano -in epoche ancora lontane da dischi esterni e dai cloud-, quasi tutto: le password, le immagini della vita, le produzioni. Esco dal bus, lo zaino è sorprendentemente leggero: hanno sfilato dallo zainetto non si sa come, la mia estensione tecnologica. E m’è pure andata bene. Read More
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Nel caso del nuovo-antico sindaco di Bogotà, sarebbe da invertire: da grandi responsabilità, derivano grandi poteri. Eh si, perché il sindaco famoso nel mondo per avere messo in bici e in bus la capitale colombiana, alcuni anni fa si è preso la responsabilità di stravolgere la città.
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