All of us have studied at various times in faculties of architecture but none of us could be classically defined as an architect. We are interested and work in design and communications, landscape planning and agriculture, light infrastructure for bicycles and small businesses for the new economy.
“L’ornamento è delitto”, dichiarava senza mezze misure Adolf Loos all’inizio del Novecento, e tutti noi siamo figli di quel divieto. Ogni orpello, ogni decorazione, ogni piccolo fregio è stato a lungo bandito dall’architettura come un inutile sovraccarico di cui liberarsi. Per decenni abbiamo coltivato il mito di un’architettura bella perché vera, rivelatrice di forme, strutture, reti di servizio. L’ornamento e la decorazione, la cura dei colori e dei dettagli è stata relegata all’interno degli edifici, dove si sono moltiplicati gli stili, i linguaggi, le sperimentazioni.
E’ stato il grande successo in Asia, a Seoul, a far diventare Universal Design Studio il partner di H&M per la direzione artistica e architettonica del marchio svedese nel mondo. Oggi, il redesign di qualsiasi flagship store passa sotto la lente del team londinese. Read More
Basta aprire il sito dell’High Line di New York per capire in quale modo asciutto e poetico insieme si possa raccontare un pezzo di città. Non ci sono preamboli, lunghe descrizioni, storie che ricominciano da capo. Il visitatore anche occasionale è subito chiamato in causa: vuoi adottare un ginepro? Vuoi conoscere i promotori e magari diventare volontario? Vuoi fare una visita o cercare un evento adatto alle tue curiosità? Vuoi comprare un piccolo oggetto e sostenere il progetto? Read More
La notizia è di qualche settimana fa: in alcune città del sedicente Stato Islamico, come Raqqa e Falluja, sarebbero stati aperti dei luna park. Per dare un’idea della normalità che regnerebbe nelle città sotto il suo controllo, la propaganda ha pensato bene di diffondere alcune immagini di bambini a bordo di trenini e autoscontro. A vederli, i luna park sembrano una via di mezzo tra la Dismaland di Bansky e le giostre itineranti di provincia: nessuna scena di esaltante divertimento, ma l’ordinaria tristezza dei luoghi deputati al divertimento, che diventa inquietante sapendo chi stia dietro alla gestione delle strutture.
E’ firmato dagli architetti americani Tiffany Dahlen e Virginia Melnyk il nuovo nightclub che, con occhio tutto fashionista, ibrida il revival seventies a tratti neo-futuristi, a Tokyo, nel distretto modaiolo di Omontesando. Read More
Alla fine non ce l’ha fatta. Negli ultimi mesi glielo ripetevano tutti in studio: dai su, resisti… Come, anche lei senatore… Ma quando parliamo di moda, parliamo del grande mercato della seduzione (non solo dei clienti, a quanto pare). Nessuno può resisterle, neanche Lui.Read More
Reiffeisen Platz project has been designed by architect Carlos Martinez and the artist Pipilotti Rist. Located in St. Gallen (Switzerland) the work has been financed by the community of St Gallen and Reiffeisen Bank.
The Rebel House is made by shiny aluminium-clad walls. The single-storey building has been designed by dutch Mono studio in Almere to clearly stand out of the typical brick-built district.
Ivan Navarro transforms ordinary objects into light sculptures. “I make spaces in a fictional way to deal with my own psychological anxiety,” the artist says.Read More
A “nail house”, the last building in the area, sits in the middle of a road under construction in Nanning, Guangxi Zhuang Autonomous Region April 10, 2015. According to local media, the owner of the house didn’t reach an agreement with the local authority about compensation of the demolition. Picture taken April 10, 2015. REUTERS/Stringer CHINA OUT. NO COMMERCIAL OR EDITORIAL SALES IN CHINA TPX IMAGES OF THE DAY
Se non fosse in Cina, ennesima testimonianza degli inurbamenti megalopolitani che corrono alla velocità della luce, penseremmo ad un fotomontaggio ad effetto. Per noi la foto è spettacolare, per il proprietario forse un po’ meno. La casetta in costruzione si trova a Nanning, nelle vicinanze (in Cina si fa per dire) di Guangzouh. La ragione è la solita: la proprietà non si è accontentata dell’indennizzo concesso dalle autorità competenti.Read More
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